Commento alla Solennità dell’Epifania – Anno B

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– 6 Gennaio 2018 –

 «I Magi videro il bambino con Maria sua madre,  si prostrarono e lo adorarono».

 

INTRODUZIONE

G. – Celebriamo oggi la Solennità dell’Epifania del Signore. L’unità di tutta l’umanità, sotto lo stesso cielo, è forse un’utopia, un sogno illusorio? Se questa speranza fosse affidata soltanto alle forze dell’uomo, ai suoi mezzi, per quanto sofisticati, con tutta probabilità sarebbe destinata a rimanere un’illusione. Ma la speranza cristiana non fa conto sull’efficacia delle conquiste umane, o per lo meno non soltanto né primariamente su di esse. Il cristiano affida con fiducia questo sogno alla promessa di Dio, il quale si è manifestato nell’uomo Gesù di Nazaret proprio per essere salvezza di tutto l’umano. La celebrazione dell’epifania di Gesù, come «Dio in mezzo a noi», affida ai credenti la missione di collaborare a costruire pace e unità, ma sa che la pienezza, il compimento, dipende solo da lui. Come sempre ricordiamo a tutti di spegnere i cellulari, di non fermarsi all’ingresso della chiesa ma di occupare tutti i posti disponibili, di non masticare gomme e di partecipare alla preghiera con i canti, i testi preposti e senza parlare di altro.

PRESENTAZIONE DEI DONI

G. – Con il pane, il vino, il dono della solidarietà e le offerte che raccogliamo nei cestini offriamo al Signore la capacità di non accumulare per noi stessi ma di condividere sempre.

RINGRAZIAMENTO ALLA SANTA COMUNIONE

G. – Abitati da un grande desiderio, che si è impossessato della loro esistenza, i magi approdano a Gerusalemme e non esitano a formulare la loro domanda che ad Erode, con ogni probabilità, appare piuttosto impertinente. Per trovare una risposta hanno abbandonato il loro paese, le loro case, i loro agi, le persone a cui erano legati e hanno corso l’avventura di un lungo viaggio, non privo di rischi. Hanno cercato e hanno trovato perché, Gesù, chi ti cerca veramente finisce sempre col trovarti. Oggi io non posso fare a meno di chiedermi: ti desidero veramente, proprio con tutte le mie forze? Che cosa sono disposto a fare pur di incontrarti? Quali sacrifici sono capace di affrontare per essere raggiunto dalla tua Parola, la stella che orienta il mio andare? Il viaggio dei magi è il simbolo di tanti percorsi di fede, che partono dalle situazioni più diverse e dalle regioni più lontane, storie tanto differenti che hanno in comune un approdo. È il luogo, il momento in cui tutto appare finalmente chiaro: allora ti possiamo riconoscere e lasciarci colmare dalla tua gioia.