Commento alla XXVI Domenica del Tempo Ordinario – Anno A

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– 1 ottobre 2017 –

«Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli…»

INTRODUZIONE

G. – Celebriamo oggi la XXVI domenica del tempo Ordinario. Il tema della Parola odierna può essere individuato nel fatto che agli occhi di Dio nessuno è emarginato: la parabola dei due figli, che assumono comportamenti diversi nei confronti del padre, sembra giustificare l’orientamento che Gesù ha seguito nella sua vita nei riguardi dei socialmente disprezzati. A coloro che si scandalizzano per la sua predilezione per i peccatori egli ribadisce che questi sono i prediletti del Padre, più che i benpensanti convinti di essere nel giusto. Il sentimento di autosufficienza è, anche nella nostra cultura, quello che più tiene lontani dalla fede e più chiude gli animi nel proprio egoismo. Perciò la Parola invita alla conversione, per dare nuovo orientamento alla vita. Come sempre ricordiamo e invitiamo al silenzio durante la celebrazione e di spegnere i cellulari.

PRESENTAZIONE DEI DONI

G. – Con il pane, il vino, la cesta della solidarietà e le offerte che raccogliamo nei cestini offriamo al Signore la capacità di riconoscere ilmale, l’egoismo e di impegnarci nel bene e nella fraternità concreta.

 

RINGRAZIAMENTO ALLA SANTA COMUNIONE

G. – Non sono ebrei qualsiasi, Gesù:si tratta dei capi dei sacerdoti  e degli anziani del popolo. Godono di autorità presso la gente, frequentano il Tempio, partecipano alle solenni liturgie, hanno dimestichezza con Dio, con le sue leggi e la sua identità e le loro decisioni incidono sulla vita di Israele. Ecco perché la tua affermazione è come una sberla in piena faccia: tu dici loro che i pubblicani e le prostitute li precederanno nel regno di Dio. Sì. gli uomini che si arricchiscono alle spalle degli sprovveduti, gli strozzini che non esitano a collaborare con i romani e le donne che vendono il loro corpo per denaro a chi cerca solo piacere, questa gente è più vicina al mondo nuovo di quanto lo siano coloro che tutti ritengono gli osservanti, i giusti, gli amati da Dio, i suoi prediletti. Gesù, anch’io corro il rischio di considerarmi un arrivato, uno che sa tutto di cristianesimo, che ha ricette da vendere e consigli da dispensare, ma non si preoccupa affatto di cambiare il suo cuore per compiere la volontà del Padre.