“Il futuro dipende da ciò che facciamo nel presente.”
Carissimi,
la devozione mariana della nostra Comunità raggiunge il suo apice con la bella festa in onore di Maria SS. Incoronata del Rovo nostra madre e patrona. I momenti intensi di preghiera e poi di festa ci offriranno nuovamente l’occasione di spezzare il vuoto e il ripetitivo del quotidiano. A Lei che con il suo sguardo dolce veglia su tutti noi suoi figli intendiamo offrire le nostre iniziative, al suo sguardo che, ogni devoto conosce molto bene e che conserva ben custodito nel proprio cuore, affidiamo la Chiesa e la Società civile. La dolcezza del suo sguardo ci accompagni in questo tempo irragionevole e pieno di difficoltà affinchè tutti possiamo riscoprire la gioia della tenerezza di Dio. Non dimentichiamoci mai che Maria si nutre di Dio e mediante il suo sguardo contemplativo dà alla sua vita il colore divino della creazione. Il suo sguardo però non intende solo “dare un’occhiata”, ma cerca l’intimità spirituale e la contemplazione che trasforma ed edifica. Lei continuamente medita nel suo cuore gli avvenimenti della vita del Figlio e intesse di questi ricordi tutta la sua vita. Da prima discepola di Gesù, Maria diventa la Maestra più esperta, lasciandosi modellare dallo Spirito di Cristo, il Maestro interiore. Seguire Maria quindi significa conformarsi allo Spirito di Gesù in un cammino di crescente assimilazione. La scuola della preghiera diventa così scuola di conformazione al Signore: Cristo vuole essere formato nel nostro cuore, come si è formato in quello di Maria, la prima dei credenti. Questo essere vicini a Gesù fa crescere in noi l’amicizia fiduciosa e ardente che si esprime prima nella confidente supplica e poi nell’annuncio evangelico. Sia questo lo stile della nostra festa che prima fa esperienza dello sposo e poi sa concedersi momenti di gioia senza paganesimo, esagerazioni o imput fuori dal tempo. Non un paganesimo imperante ma un ordine di gioia perché si è incontrato il Vivente e per intercessione della Madre noi tutti facciamo ciò che Egli ci dirà. A tutti rivolgo l’invito di riscoprire la fede con gli occhi di Maria e di mettersi alla scuola del Vangelo per costruire una Comunità sempre più immagine della Chiesa voluta da Cristo nostro unico Salvatore.
Buona festa, don Francesco – parroco.