“Perdere l’entusiasmo provoca rughe nell’anima”.
Carissimi,
durante lo scorso mese ci siamo soffermati a riflettere su Maria Assunta in Cielo. In lei vera arca dell’alleanza e donna vestita di sole abbiamo la consapevolezza che ci incoraggia a crescere nella fiducia e nella possibilità di realizzare il progetto di Dio su di noi. Il tremendo terremoto che ha colpito le popolazioni dell’Italia centrale ha scosso la sensibilità di tutti noi e allo stesso tempo ci ha ricordato come sia fragile la nostra umanità senza Dio. Questi tremendi eventi calamitosi sono il frutto del male e del peccato che insistono sulla creazione e la stravolgono totalmente facendola passare dall’essere madre all’essere matrigna. Questo accade anche in noi quando ci lasciamo conquistare dal peccato, cedendo alla tentazione e ponendo al centro il proprio ego e le vanità. Maria in tutta la sua esistenza non ha mai permesso al peccato di intaccare il suo essere di Dio ed è riuscita sempre a vivere anche i momenti più difficili e dolorosi con forza e determinazione. Credo che noi tutti dovremmo sempre di più porre l’attenzione su Dio e non dare al male l’occasione di annoverarci nelle sue schiere. Sarebbe ideale ripartire da Cristo Misericordia del Padre per tutti noi peccatori ma amati e possibili nel non essere staccati da lui. Le Giornate Eucaristiche o Sante Quarantore offriranno un momento forte a tutti noi. Mi rivolgo soprattutto a te che ancora resti immobilizzato nelle macerie dell’indifferenza e tratti Dio come una coreografia da apporre ai pagani eventi. Non perdiamo l’entusiasmo e con infinita amorevolezza non lasciamo che l’anima prenda delle rughe, amare Dio non ci costa nulla ci può solo aiutare. Vostro, don Francesco.