Giorno della Processione di Maria SS. Incoronata del Rovo
Domenica 19 Giugno 2016
«Gesù domandò ai discepoli: «Ma voi, chi dite che io sia?»
INTRODUZIONE
G. – Celebriamo oggi la XII Domenica del Tempo Ordinario e il giorno della processione dedicata alla nostra Mamma celeste Maria. La vita cristiana è un cammino tra molte difficoltà, ma non siamo soli in questa avventura. Gesù Cristo è garanzia di una fedeltà all’uomo e di un sostegno divino che non verranno mai meno. Gesù ci salva per quello che egli stesso è: Emmanuele, ossia Dio con noi, riconciliazione di Dio con l’umanità. Dunque, se si basa su tale fondamento sicuro la nostra vita avrà solidità. La missione di Gesù, infatti, non è altro che dare compimento alla volontà di salvezza da parte di Dio, e in questo egli diventa per noi «via, verità e vita». In un mondo dominato dal peccato e dalla violenza egli rappresenta la prospettiva della risurrezione dell’uomo alla vita eterna: attingere a questa sorgente di vita è ciò che ci dà forza anche nella sofferenza. La nostra Comunità, dopo aver festeggiato il giorno 14 giugno la propria mamma celeste Maria, oggi vivrà il tempo propizio della processione per le strade della frazione. Tutti uniti cammineremo dietro a Maria per testimoniare la fede, la gioia e il desiderio di rispondere alle logiche moderne che annichiliscono l’uomo e il suo essere creatura con la forza del Vangelo annunciato a noi da Gesù Figlio di Dio. Come sempre ricordiamo di spegnere i cellulari, di non fermarsi all’ingresso della chiesa, di non parlare durante la celebrazione e di partecipare alla preghiera con fede e ardore.
PRESENTAZIONE DEI DONI
G. – Con il pane, il vino, il cesto di solidarietà e le offerte che raccogliamo nei cestini offriamo al Signore la nostra disponibilità per sconfiggere l’indifferenza e l’egoismo.
RINGRAZIAMENTO ALLA SANTA COMUNIONE
G. – Le tue parole, Gesù, equivalgono ad una doccia fredda. Proprio nel momento in cui vieni riconosciuto come il Messia, l’Atteso, l’Inviato, tu annunci la sofferenza, il rifiuto, la violenza ingiusta che ti attendono. Proprio quando i tuoi discepoli si attendono il trionfo, il successo, tu evochi un percorso accidentato, il passaggio oscuro della morte, ma anche la luce della risurrezione. E detti le condizioni a chi vuole seguirti: chiedi di prendere la propria croce e di essere disposti a perdere la propria vita per causa tua. Questo per te è l’unico modo che abbiamo per salvarla. A distanza di duemila anni le tue parole non hanno perso nulla del loro effetto sconvolgente. E mi obbligano a rivedere tanti sogni e tante attese che non hanno nulla da spartire con te e con il Vangelo. Quello, dunque, che può apparire come un fallimento cocente, spesso è solo la risposta fedele alla tua chiamata e una vita che sembra riuscita perché coronata di plauso, di consenso, di onore, può essere perduta se non è stata donata e vissuta nell’amore. Aiutaci o Signore a riconoscerti anche nelle realtà del nostro territorio fa che, mediante il forte segno della processione di Maria che ci hai donato come Madre e Patrona, ciascuno di noi possa con la preghiera itinerante risanare ogni tristezza, delusione, negatività e insoddisfazione di questa opulenta società.