Con questo pellegrinaggio notturno proponiamo a voi tutti di vivere la notte come luogo di incontro, di dialogo, di ascolto e di preghiera. Simbolicamente la notte è il momento della confidenza, dell’incontro intimo in cui ci si svela all’altro cuore a cuore. E’ il luogo della intimità, con noi stessi, con la nostra storia, con Dio. Anche per Gesù spesse volte la notte è stato il luogo dell’incontro: si ritirava nella notte a pregare e vivere l’incontro di comunione con il Padre; lo stesso incontro con Nicodemo (Gv 3) è stato vissuto nella notte, come momento appunto di intimità e confidenza. Di notte si sono consumati anche il suo processo e la sua condanna: la notte, allora, diventa anche il luogo della salvezza, del dono di una vita. Il cammino di notte diventa anche simbolicamente la condizione dell’uomo: siamo esseri in cammino, la nostra vita può essere pensata e descritta come un andare verso. Un andare che a volte viene vissuto nella notte, nella oscurità, nell’incertezza, nella precarietà, nel non sapere bene la meta. Ma dentro tutto questo, noi sappiamo di poter trovare dei segnali che ci guidano, delle stelle che ci aiutano a ritrovare il senso delle cose, la giusta direzione che ci aiutano a non smarrirci, a non perderci. E una di queste stelle, per noi cristiani, è la Vergine SS.ma che in questo luogo veneriamo con il titolo del Rovo. La sua vita, il suo essersi donata nella contemplazione e nella disponibilità all’agire di Dio, sono per noi, pellegrini dell’Eterno, una stella che ci aiuta a ritrovare la strada verso Dio, verso l’Assoluto soprattutto in questo tempo santo del Giubileo della Misericordia che stiamo vivendo. Ci aiuta a ritrovare una direzione, un orizzonte verso cui guardare e dirigerci, e questo orizzonte è il Signore Gesù e l’amore che Dio Padre ha per l’umanità. Camminare nella notte, allora, per farci guidare dalle stelle, da Maria dai Santi, nostri fratelli nella fede che ci aiutano a ritrovare la nostra strada verso Dio e verso il senso della vita. Buon pellegrinaggio a tutti, i vostri parroci
don Vincenzo Di Marino, don Giovanni Pisacane e don Francesco Della Monica.