Domenica 24 Aprile 2016
«Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri»
INTRODUZIONE
G. – Celebriamo oggi la V Domenica di Pasqua. Cieli nuovi e terra nuova non sono per i credenti una illusoria utopia, sono piuttosto una promessa per la cui realizzazione sono invitati a dare la loro collaborazione. L’uomo insieme a Dio, l’uomo collaboratore di Dio… è la strada per una umanizzazione della terra. Lo sforzo prometeico dell’uomo soltanto, che considera Dio un ostacolo o addirittura un rivale del progresso umano, è destinato a fallire, come mostrano gli umanesimi che hanno preteso di fare a meno di Dio. La speranza cristiana non si nutre di pessimismo, ma vive della certezza che la vera liberazione unisce gloria di Dio e amore dei fratelli. I ragazzi del primo anno di cresima riceveranno in maniera ufficiale i dieci comandamenti e si impegneranno a viverli sempre di più con l’aiuto dei genitori e di tutti noi. Come sempre ricordiamo di spegnere i cellulari, di non fermarsi all’ingresso della chiesa, di non parlare durante la celebrazione e di partecipare alla preghiera con fede e ardore.
PRESENTAZIONE DEI DONI
G. – Con il pane, il vino, il cesto di solidarietà e le offerte che raccogliamo nei cestini offriamo a Dio nostro padre la capacità di accogliere per donare.
RINGRAZIAMENTO ALLA SANTA COMUNIONE
G. – Se tu fossi rimasto nel generico, Gesù, saresti andato bene a tutti. Avremmo potuto sentirci liberi di amare quanto e come e chi vogliamo noi. Tu invece hai voluto chiarire la misura, lo stile, la consistenza, l’estensione dell’amore che ci chiedi e con le tue parole ci hai obbligato a fare i conti con te, con tutto quello che tu ci hai testimoniato con la tua vita. Sì, è a questo che ci chiami: un amore che raggiunge tutti – senza restrizioni e discriminazioni –, un amore offerto senza limiti – che arriva a far dono della vita –, un amore che non si ferma, non si blocca neanche davanti all’ingratitudine, alla violenza gratuita, agli insulti e alle beffe che feriscono, neanche di fronte alle provocazioni, e si fa perdono, compassione, sicurezza, pazienza, misericordia. È questo, tu affermi, il segno distintivo di ogni tuo discepolo, non una casacca particolare, non un registro anagrafico su cui compare il suo nome, non un insieme di riti e tradizioni che vengono compiuti in determinate occasioni. Decisivo è il nostro modo concreto di affrontare la vita di ogni giorno, come tu ci hai insegnato. Signore noi Comunità in cammino ti preghiamo per questi ragazzi che hanno vissuto il primo anno di formazione per il sacramento della Confermazione. Mediante il Vangelo da te annunziato hanno imparato a conoscere Dio tuo e nostro Padre, hanno compreso che Egli ha un progetto su ciascuno di noi e ci vuole tutti salvi. Per questo oggi gli abbiamo consegnato la pergamena con i dieci comandamenti perché comprendano e facciano comprendere che questo decalogo non sono delle stupide, vuote e rigide regole ma l’argine del tuo amore per crescere ed essere realmente cristiani. Aiutali a non vergognarsi di te e a mettere in pratica quanto stanno scoprendo. Amen.