“Un uomo di genio non commette errori: i suoi sbagli sono l’anticamera della scoperta”.
Carissimi,
in tutte le chiese si innalza il grido di giubilo: Cristo è risorto. Il nostro Salvatore vi doni pace, gioia e salute. Il tradizionale augurio cristiano che ci scambiamo in questa solennità, ha la sua sorgente nella liturgia, ma poi oltrepassa le mura dell’edificio sacro e si estende a tutto il popolo di Dio, alle singole famiglie e nei cuori di ogni persona. Pasqua è festa di tutta la Comunità ecclesiale che professa e celebra la Risurrezione di Gesù. Ogni singolo fedele, con la forza dello Spirito Santo, è chiamato a vivere in piena comunione con il Risorto. Viviamo da risorti! Una Comunità cristiana che non rinnova i segni della testimonianza, è una Comunità morta. Non si può scomporre il rito dalla vita perché, nei tempi del mondo, il discepolo di Gesù dà prova concreta del suo amore per il Crocifisso-Risorto e non si amalgama con i tempi e le situazioni del mondo. Ogni Comunità – la nostra parrocchia – sarà tanto più capace di ridefinire il proprio compito missionario quanto più saprà buttarsi nel dialogo con gli altri che non può ridursi ad uno scambio culturale. Siamo chiamati a tessere legami con ogni uomo e donna che incontriamo, a partire dalla speranza e dalla fiducia che ci abitano. Colui che cercate tra i morti è Risorto. Questo è l’annuncio pasquale, questa è la buona notizia, il Vangelo. Questo è il cuore battente della fede cristiana. Eppure molti ancora si ostinano a cercare il Cristo nei “sepolcri” umani dell’indifferenza e della religiosità spicciola. Il mondo, la società ha bisogno di cristiani convinti della propria conversione che si impegnano per migliorare ogni spazio che vivono partendo dalle proprie case sino a raggiungere ogni parte del globo. Il periodo dopo Pasqua (che gli antichi chiamavano con una parola difficile:mistagogia) è il tempo propizio per una adesione più cosciente al dono pasquale della vita cristiana; è come un allenamento spirituale e caritativo da esercitare sul territorio della parrocchia. In questo breve messaggio voglio anche ringraziare Dio, i miei Collaboratori più stretti e ogni singolo Fedele per tutte le grandi opere che stiamo, pian piano, realizzando. Presto inizieremo il recupero degli affreschi e a breve la fase per la progettazione del nuovo centro pastorale. Sento l’urgenza di accelerare i tempi e di impiegare ancora meglio il mio tempo. Vi chiedo vicinanza, sostegno e preghiera. S. Pasqua a tutti, veramente a tutti anche a te che non ti senti parte di questo evento perché ogni errore è l’anticamera della scoperta.
don Francesco !