28 Febbraio 2016
“Un tale aveva piantato un albero di fichi nella sua vigna…”
INTRODUZIONE
G – Celebriamo oggi la III domenica di Quaresima. Siamo chiamati ad entrare nella terra di Dio. La sua Parola è oggi chiara: Dio discende a fianco degli uomini, in particolare dei più deboli, degli umiliati dalla vita, si schiera dalla parte degli oppressi, per guarirli oltre la schiavitù, qualunque forma essa possa assumere. In questo consiste la misericordia verso di noi: ci apre un futuro sempre nuovo, senza fissarci nelle colpe. D’altra parte, chiede conversione a lui, ascolto e disponibilità ad imparare da lui. È l’ascolto della parola di Dio che può liberarci. Cogliamo la sua presenza attraverso quello che fa per noi, ma non possiamo sottrarci alla nostra responsabilità, ossia all’invito di dare personalmente risposta. Con il segno quaresimale realizzato dalla Catechesi i ragazzi del terzo anno della Comunione ci aiuteranno a comprendere che Misericordia è Pazienza. Come sempre ricordiamo l’educazione di spegnere i cellulari, la necessità di non fermarsi all’ingresso della chiesa (occupando tutti i posti disponibili) e la coerenza di partecipare alla preghiera senza distrarsi e distrarre parlando di altro.
PRESENTAZIONE DEI DONI
G – Presentiamo al Signore il pane, il vino, i segni della nostra carità verso i più bisognosi e le offerte che raccogliamo nei cestini perché nessuna perda ciò che ha ricevuto ma lo condivida per amore di se e degli altri.
RINGRAZIAMENTO ALLA COMUNIONE
G – Oggi più che mai siamo convinti di essere creature estremamente fragili. Possediamo mezzi straordinari per raggiungere qualsiasi località, ma non siamo messi al riparo da incidenti e catastrofi perché c’è sempre la possibilità di un errore umano e dell’imprevisto. Ci illudiamo di dominare la natura e di piegarla ai nostri progetti, ma poi dobbiamo ammettere che un terremoto o un ciclone ci mettono subito in ginocchio. E tutti sappiamo bene di non poter sfuggire alla violenza cieca e distruttrice del terrorismo che talvolta colpisce a caso, solo per lacerare ed uccidere a scopo dimostrativo. Che cosa fare, Gesù? Certo,non dobbiamo rinunciare a cercare le cause e ad individuare i colpevoli, ma sappiamo che questo non elimina la debolezza della nostra condizione. Tu ci inviti a non attribuire a Dio eventi che hanno altri responsabili. Ma ci chiedi anche di non perdere tempo, rimandando ulteriormente il momento della nostra conversione. Si, solo nelle tue mani la nostra vita può dirsi veramente al sicuro e possiamo affrontare fiduciosi qualsiasi evento. Continuiamo il nostro cammino Quaresimale scoprendo un’altra faccia della Misericordia. La scorsa domenica abbiamo inteso la Misericordia come Luce e Preghiera per il nostro cammino, oggi, dagli insegnamenti che abbiamo ascoltato, impariamo che Misericordia è anche Pazienza. Il Vangelo ci invita a non avere fretta, ad essere pazienti e a non stancarci di dare una risposta operosa alla sua Parola perché produca frutti di bene, specialmente nei confronti dei fratelli con cui camminiamo. Sperimenteremo quindi anche quello che ci vuole trasmette l’opera di misericordia sopportare pazientemente le persone moleste. Questa è l’opera di chi accetta le persone così come sono, con i loro difetti e i loro pregi, e li considera compagni di viaggio verso la gioia della Risurrezione.