“ È meglio illuminare gli altri che brillare solo per se stessi”.
Carissimi,
ancora una volta ci troviamo a riflettere insieme dopo aver vissuto una parte del nostro prezioso tempo e gli avvenimenti offerti dalla Madre Chiesa. Iniziato il tempo del Giubileo Straordinario della Misericordia abbiamo fatto esperienza di Dio che si incarna nella nostra natura umana. Ora ci ritroviamo alle soglie della Quaresima per continuare ciò che un giorno abbiamo iniziato e che mai nessuno ci strapperà. Fondamentale, quindi, è chiedersi come può l’umanità superare le sfide del mondo attuale, come può, per esempio, eliminare le ingiustizie sociali o arrestare la devastazione della natura? A mio modesto modo di vedere è necessaria un’assunzione di responsabilità che si concretizza con una parola oggi poco in uso, nel suo significato originale: la sollecitudine. Sarebbe bello se tutti noi agissimo con più riguardo, premura, attenzione e amore. Ciò che è davvero importante nella vita deve essere curato e rafforzato anziché distrutto. A tal proposito penso alla fede che sempre più spesso e declinata nelle profondità del superfluo. La Quaresimale 2016 è una nuova occasione che potrebbe essere colta con lo stesso desiderio di chi legge una raccolta di lettere d’amore alla vita e si sforza di trovarvi la sollecitudine per ogni cosa e non solo per una parte delle cose. La sollecitudine portò Maria a recarsi dalla cugina Elisabetta per offrirle il suo aiuto, la sollecitudine oggi ci deve portare prima alla fonte della Verità e poi all’accogliere le situazioni, i momenti, le occasioni come vissuto quotidiano dove immettere l’Amore di Dio. Sarebbe bello se i tanti “fariseismi” che ci accompagnano scomparissero per lasciare posto a quella creatura pensata da Dio e che si adopera per il bene comune. Il Santo Padre, nel suo messaggio per questo tempo di grazia “Misericordia io voglio e non sacrifici”, ci invita ad avere un cuore libero per superare il concetto di un Dio subito e non scelto per amore. Tutto ciò che viene fatto per amore non è mai un sacrificio ma sempre una libera scelta che fa andare al di là dei limiti e permette la crescita incondizionata e realmente sana. Sollecitudine e Scelta, due semplici parole, ci aiutino in questo nuovo percorso che ci apprestiamo a vivere dando consistenza al vissuto. Buona Quaresima a tutti, don Francesco – parroco.