Commento alla III Domenica del Tempo Ordinario – Anno C

24 Gennaio 2016

“Ho deciso di fare ricerche accurate su ogni circostanza e di scrivere un resoconto ordinato…”

INTRODUZIONE
G – Celebriamo oggi la III domenica del tempo ordinario. Nella sinagoga di Nazaret Gesù commenta un passo di Isaia: parla del messaggero inviato da Dio a portare ai poveri il lieto annuncio della loro liberazione, ai malati la speranza della loro guarigione, a tutti l’anno di grazia del perdono e del rinnovamento. E Gesù conclude affermando che quanto era profeticamente annunciato trova ora compimento in lui. Da questo “oggi” di Gesù, attraverso la sua vita e il suo ministero, è nata la comunità cristiana, la quale continua nel tempo a fondarsi sulla sua promessa di liberazione. Questa stessa parola ci costruisce come comunità, ci rende testimoni e strumenti di liberazione e di salvezza per tutti. Come sempre ricordiamo l’educazione di spegnere i cellulari, la necessità di non fermarsi all’ingresso della chiesa (occupando tutti i posti disponibili) e la coerenza di partecipare alla preghiera senza distrarsi e distrarre parlando di altro.

PRESENTAZIONE DEI DONI
G – Presentiamo al Signore il pane, il vino, i segni della nostra carità verso i più bisognosi e le offerte che raccogliamo nei cestini perché la parola di salvezza possa aiutarci a crescere nell’amore e nella carità.

RINGRAZIAMENTO ALLA COMUNIONE
G – Da tanto tempo aspettano la venuta del Messia e hanno letto e riletto quel testo di Isaia che tu quel giorno hai proclamato. Chi ha preso la parola prima di te ha citato antichi e saggi maestri che l’hanno spiegato e commentato. I loro discorsi hanno tentato di descrivere l’azione dell’inviato di Dio, hanno portato consolazione ai poveri, agli indebitati, hanno ridestato la speranza negli oppressi e negli abbandonati. Ma tu, Gesù, non puoi limitarti ad un intervento del genere. Tu devi aprire gli occhi, tu devi metterli davanti al compimento. Non c’è più nessuno da attendere: sei tu l’unto del Signore, il suo consacrato. Non occorre far congetture sul progetto di Dio per il suo popolo. In te appare con chiarezza quello che Dio vuole fare: la sua preferenza per i poveri, la sua misericordia per i peccatori, la sua tenerezza per tutti quelli che sono curvi sotto il peso di una malattia, di un handicap, di mali oscuri che lacerano fin nel profondo dell’anima. Oggi Dio fa grazia, oggi Dio è all’opera: si tratta solamente di accoglierti e di seguirti.