Commento alla XXVII Domenica del Tempo Ordinario – Anno B

4 Ottobre 2015

Per opera del tuo Spirito riporta i figli di Adamo
alla santità delle prime origini

INTRODUZIONE
G – Celebriamo la XXVII Domenica del Tempo Ordinario. La Liturgia odierna ci riporta al progetto primordiale di Dio, dove l’uomo e la donna sono creati per essere “uno” nell’Amore. A questo progetto vediamo appellarsi anche Gesù, che corregge la visione distorta dell’antico Israele, dove l’unione coniugale poteva essere disgiunta per la “durezza del loro cuore”. Invochiamo lo Spirito del Padre sulla nostra assemblea e sul mondo intero, perché ogni famiglia sappia vivere l’Amore del Signore nella fedeltà e sia testimone del mondo di quel progetto in cui Dio attende il ritorno di ogni sua creatura. Celebriamo oggi anche l’inizio del nuovo anno pastorale e la festa onomastica del nostro parroco don Francesco. Preghiamo perché questo nuovo anno che ci apprestiamo a vivere ci possa aiutare a crescere nella nostra fede mostrandoci sempre di più il volto paterno e misericordioso di Dio. Preghiamo anche per don Francesco perché il suo ministero in mezzo a noi, incentrato sulla Parola e l’Eucarestia, generi frutti straordinari così come fu per S. Francesco e per tutti coloro che si sono abbandonati al messaggio dell’Evangelo. Come sempre ricordiamo l’educazione di spegnere i cellulari, la necessità di non fermarsi all’ingresso della chiesa (occupando tutti i posti disponibili) e la coerenza di partecipare alla preghiera senza distrarsi e distrarre parlando di altro.

PRESENTAZIONE DEI DONI
G – Il pane, il vino, il cesto della solidarietà e le offerte che raccogliamo nei cestini presentiamo all’altare tutte le famiglie cristiane, perché siano il seme dell’Amore di Dio nel mondo.

RINGRAZIAMENTO ALLA COMUNIONE
G – L’amore tra un uomo e una donna è una realtà santa e meravigliosa, che non appartiene solo ai protagonisti. Ecco perché tu, Gesù, metti in guardia coloro che con leggerezza attentano ad un vincolo che Dio stesso ha costituito. Non si tratta, dunque, solamente di lacerare una coppia, di procurare dolore e sofferenza profonda, di rattristare le prime vittime – i figli – di ogni tradimento, di ogni adulterio: è Dio stesso che viene preso di mira, Dio che viene ignorato, il suo progetto che è calpestato. L’amore tra un uomo e una donna è la fonte perenne da cui sgorgano la gioia e la pace, la mitezza e la benevolenza, la generosità e la tenerezza, la delicatezza e la solidarietà. In esso un uomo e una donna trovano la loro autentica pienezza. Ecco perché, Gesù, tu inviti ad averne cura come di una pianta meravigliosa, ma anche delicata. L’amore tra un uomo e una donna è chiamato a generare nuove creature e ne costituisce il luogo sicuro in cui possono crescere e svilupparsi, sostenute da un affetto tenace. Ecco perché, Gesù, tu chiedi a coloro che vivono nel matrimonio di assumere la paternità e la maternità come una missione, come un’avventura splendida.

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