Commento alla XXVI DOmenica del Tempo Ordinario – Anno B

27 Settembre 2015

Ogni uomo sia ricco del tuo dono,
e a tutti i popoli della terra siano annunziate le meraviglie del tuo amore

INTRODUZIONE
G – Celebriamo la XXVI Domenica del Tempo Ordinario. Dio è sovranamente libero nel suo agire, va spesso al di là delle prospettive umane. Tale azione divina si sposa, nella Liturgia odierna, con la richiesta all’uomo di una sequela radicale, senza deroghe o compromessi. Se da una parte nessun uomo può circoscrivere l’azione di Dio perché i Suoi pensieri non sono i nostri pensieri, le Sue vie non sono le nostre vie, dall’altra non possiamo minimizzare le esigenze che comporta il seguirlo. Invochiamo lo Spirito Santo perché renda disponibile il nostro cuore all’accoglienza della Parola di vita e perché la partecipazione a questa Pasqua settimanale alimenti nel nostro mondo l’avvento del Regno di Dio. Altro dono per cui rendiamo grazie oggi e che il Signore ci fa sono le Quarant’ore che come Comunità parrocchiale vivremo da lunedì sino a giovedì prossimo. Un tempo prolungato di adorazione ai piedi del Risorto per edificare sempre meglio questa parrocchia e i suoi figli. Impegniamoci a trovare anche solo 5 minuti per sostare davanti a Lui in adorazione, preghiera e ringraziamento. Come sempre ricordiamo l’educazione di spegnere i cellulari, la necessità di non fermarsi all’ingresso della chiesa (occupando tutti i posti disponibili) e la coerenza di partecipare alla preghiera senza distrarsi e distrarre parlando di altro.

PRESENTAZIONE DEI DONI
G – Il pane, il vino, il cesto della solidarietà e le offerte che raccogliamo nei cestini e che presentiamo all’altare siano il segno dei nostri cuori che si lasciano trasformare dallo spirito del Vangelo.

RINGRAZIAMENTO ALLA COMUNIONE
G – Ho sempre fretta, Gesù, una dannata fretta quando si tratta di giudicare comportamenti al di fuori dei miei binari e della mia logica, quando si tratta di escludere chi non è dei miei, chi non porta il mio distintivo, chi non si comporta a modo mio, chi esce dai miei schemi etici o religiosi. Ho sempre bisogno, Gesù, di assicurarmi l’affermazione delle mie idee, l’approvazione dei miei progetti, il raggiungimento degli obiettivi da me prescelti, a tutto detrimento dei pensieri, delle opinioni, degli intendimenti degli altri. E inevitabilmente mi trovo ad escludere chi non sta dalla mia parte, chi non approva il mio operato, chi non parteggia per le mie decisioni. Talvolta arrivo addirittura a motivare ogni cosa trovando dei puntelli nelle tue parole. Tu mi chiedi determinazione, sì, ma in un senso contrario: mi domandi di mostrare fretta nel togliere tutto ciò che in me crea scandalo nei confronti degli altri, nello sradicare quanto è contrario al tuo Vangelo, al tuo progetto, nel fare piazza pulita di tanti miei atteggiamenti piccini, di tanti miei sentimenti poco nobili.

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