Commento alla Solennità del SS. Corpo e Sangue di Gesù – Anno B

Domenica 7 Giugno 2015

Alla cena dell’Agnello

INTRODUZIONE
G – Celebriamo oggi la solennità Santissimo Corpo e Sangue di Cristo. Celebriamo il mistero dell’alleanza di Dio con l’umanità, un progetto prefigurato attraverso la storia del popolo d’Israele e portato a compimento attraverso la persona di Gesù Cristo. Nello stesso tempo la Liturgia riflette sul senso della Comunità cristiana, chiamata ad essere nel mondo testimone continuo della medesima alleanza. Il dono che Gesù fa di sé stesso rimane presente e comunicato attraverso diversi segni, tra i quali per la vita cristiana occupa un ruolo determinante il memoriale eucaristico: il sacramento del suo sacrificio diventa opportunità di comunione offerta a tutta l’umanità. Come sempre ricordiamo l’educazione di spegnere i cellulari, la necessità di non fermarsi all’ingresso della chiesa occupando tutti i posti disponibili e la coerenza di non parlare durante il rito bensì di partecipare alla preghiera.

PRESENTAZIONE DEI DONI
G – Offriamo al Signore il pane, il vino, il cesto di solidarietà e le offerte che raccogliamo nei cestini doni messi nelle nostre mani, ma anche frutto del lavoro e dell’impegno, dell’unione di tanti chicchi e di tanti acini con la dedizione e il sacrificio dell’umanità. Questi poveri doni che presentiamo all’altare e che diventeranno il Corpo ed il Sangue del Signore siano il segno dei nostri cuori che vogliono amarlo, accoglierlo, adorarlo.

RINGRAZIAMENTO ALLA COMUNIONE
G – Di Domenica in Domenica, Gesù, tu ci chiami alla tua mensa. Ci doni la tua Parola perché sia luce sui nostri passi, bussola che orienta il cammino, lampada che rischiara le profondità, gli anfratti oscuri dell’anima. Ci doni la tua Parola perché possiamo decifrare insieme la nostra esistenza, ma anche questa storia a cui apparteniamo. Di Domenica in Domenica, Gesù, tu spezzi per noi quel pane che è il tuo Corpo: corpo offerto per la vita del mondo, corpo sacrificato sull’altare della croce, corpo spezzato perché ognuno possa entrare in comunione con te. Di Domenica in Domenica, Gesù, tu ci fai partecipare allo stesso calice, ci fai bere il tuo Sangue, per suggellare con noi un’alleanza nuova ed eterna che nulla potrà più spezzare. Di Domenica in Domenica, Gesù, noi attingiamo a quegli eventi che hanno dato una svolta al succedersi delle epoche. È per la tua morte e risurrezione, infatti, che noi siamo trasformati, trasfigurati nel corpo e nell’anima per diventare i cittadini di un mondo nuovo.

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