Commento alla VI Domenica di Pasqua – Anno B

10 Maggio 2015

Rinnovati nello Spirito, possiamo rispondere sempre meglio
all’opera della tua redenzione

INTRODUZIONE
G – Celebriamo la Sesta Domenica di Pasqua. Il Signore Risorto ci invita oggi alla mensa della sua Parola e dell’Eucaristia per scoprire la grandezza del suo Amore senza limiti.
L’apostolo Giovanni ci indica oggi il cuore del messaggio cristiano: Dio è Amore. Il Padre lo ha manifestato in Gesù, il suo Figlio: nelle sue parole e nei suoi gesti, nell’offerta della sua stessa vita sulla croce. In questo mondo in cui troppo spesso risuonano grida di odio e di esclusione, slogan violenti e rumori di guerra, lasciamoci raggiungere dall’Amore smisurato di Dio, il solo che può risanare e colmare la nostra esistenza. Lasciamoci coinvolgere da questo Amore perché, mediante la forza dell’Eucaristia, diventi esperienza costante della nostra vita: Amore ricevuto e offerto, donato senza misura. In questa celebrazione ricordiamo in modo particolare il grande dono della mamma, oggi per tutte loro facciamo festa e preghiamo il Signore. Infine ai ragazzi del secondo anno di Cresima sarà consegnata la pergamena delle Beatitudini perchè orientino tutta la loro vita all’insegnamento del Vangelo. Come sempre ricordiamo l’educazione di spegnere i cellulari, la necessità di non fermarsi all’ingresso della chiesa occupando tutti i posti disponibili e la coerenza di non parlare durante il rito bensì di partecipare alla preghiera.

PRESENTAZIONE DEI DONI
G – Con il pane, il vino, il cesto di solidarietà e le offerte che raccogliamo nei cestini siano segno dell’Amore di Dio accolto nel nostro cuore e impegno ad amare i fratelli come Lui ha amato noi.

RINGRAZIAMENTO ALLA COMUNIONE
G – L’amore che ci lega a te, Gesù, non si costruisce sulle belle parole, sulle dichiarazioni di fede, sull’onda dei sentimenti. È con i fatti che siamo chiamati a mostrare quanto ci sta a cuore la relazione del tutto unica che vogliamo vivere con te. Così non ci scoraggiamo se vi sono momenti in cui ci sembra che tu sia assente, giorni nei quali non avvertiamo la consolazione di sentirti vicino. Fare la tua volontà, osservare i tuoi comandamenti, anche quando si tratta di avanzare come in zone desertiche ed aride: ecco quello che è determinante. L’amore che ci lega a te, Gesù, è solo la risposta ad un amore del tutto smisurato: tu hai donato la tua vita per noi. Come potremo mai ricambiarti? Come potremo illuderci di aver colmato la distanza che ci separa da una misura così alta? Ma tu non vuoi affatto umiliarci, tu guardi al nostro cuore e ci chiedi di allargare agli altri la nostra attenzione, la nostra solidarietà, per vivere in modo autentico da fratelli, perché figli dello stesso Padre, perché tutti redenti dal tuo sangue.

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