La Quaresima 2015
I cristiani affrontino la globalizzazione dell’indifferenza. Papa Francesco nel Messaggio per la Quaresima 2015 invita a lottare contro l’attitudine egoistica che oggi ha assunto una dimensione mondiale e che spinge a dimenticarsi, o peggio, a ignorare le persone che soffrono, le ingiustizie che subiscono e, più in generale, i loro problemi; ma anche a ignorare Dio stesso, che “non è indifferente al mondo, ma lo ama fino a dare il suo Figlio per la salvezza di ogni uomo”. E’ compito della Chiesa mantenere aperta la porta tra Dio e Uomo “mediante la proclamazione della Parola, la celebrazione dei Sacramenti, la testimonianza della fede che si rende efficace nella carità.” Anche se il mondo tende a chiudersi in se stesso e a chiudere quella porta attraverso la quale Dio entra nel mondo e il mondo in Lui. Il tempo di rinnovamento rappresentato dalla Quaresima diventa quindi un’occasione per intraprendere un percorso che permetta al popolo di Dio di evitare di diventare indifferenti. L’indifferenza spirituale è il male di questo nostro secolo e, purtroppo, sembra sempre più espandersi nella nostra quotidianità. Tre passi evangelici da meditare, tre segnavia possono, in questo tempo quaresimale, esserci di aiuto. . Il primo, tratto dalla prima Lettera ai Corinzi- “Se un membro soffre, tutte le membra soffrono” – è dedicato alla Chiesa universale, communio sanctorum, comunione di cose sante. “La carità di Dio principale arma contro l’indifferenza ci viene offerta dalla Chiesa con la sua testimonianza. Ma, scrive papa Francesco, non si può testimoniare ciò che non si sia sperimentato prima. Grazie all’Eucarestia “diventiamo ciò che riceviamo: il Corpo di Cristo”; e in questo corpo l’indifferenza non trova spazio. Dov’è tuo fratello? l secondo passo, citato dal Papa nel Messaggio per la Quaresima è tratto dal Libro della Genesi – Dov’è tuo fratello? – spinge a meditare sul ruolo delle parrocchie e delle Comunità. La preghiera, innanzitutto, per unirsi alla Chiesa del cielo, per instaurare “una comunione di reciproco servizio e di bene che giunge fino al cospetto di Dio”. E poi anche la missionarietà: “ogni comunità cristiana – si legge nel Messaggio – è chiamata a varcare la soglia che la pone in relazione con la società che la circonda, con i poveri ed i lontani”. Francesco auspica che “i luoghi in cui si manifesta la Chiesa, le nostre parrocchie e le nostre comunità in particolare, diventino delle isole di misericordia in mezzo al mare dell’indifferenza!”. Tante sono le iniziative che la nostra parrocchia ogni mese propone ma sono purtroppo tanti a essere indifferenti, impegnati in altro distolti dalle cose che passono. Occasioni spirituali e di aggregazione vengono confusi per un mero servizio assistenziale o superstizioso. Dov’è tuo fratello è l’interrogativo che Dio rivolge a tutti noi e tutti dovremo un giorno rispondere. Se ci lascia remo guidare dallo Spirito Santo saremo come Abele se invece continueremo a camminare per la nostra strada vivremo l’esperienza di caino. “Rinfrancate i vostri cuori!” Infine, il Messaggio del Papa si rivolge al singolo fedele, ispirandosi alla Lettera di Giacomo “Rinfrancate i vostri cuori!”. Lo spavento e il senso di impotenza che colgono ciascuno di noi di fronte alle sofferenze umane e alle immagini sconvolgenti che ci raggiungono possono essere sconfitte con la forza della preghiera di tanti. Ed è proprio a questo scopo – spiega il Papa – che è pensata l’iniziativa 24 ore per il Signore che si svolgerà il 13 e il 14 marzo. In secondo luogo, si può aiutare spiega Francesco con gesti di carità, concreti, anche piccoli. La Quaresima – si legge nel Messaggio – è un tempo propizio per mostrare questo interesse all’altro con un segno della nostra partecipazione alla comunità intera. Non è possibile salvarsi da soli – spiega Francesco – è una tentazione diabolica. Serve, invece, quello che Benedetto XVI ha definito un percorso di formazione del cuore, un cuore che conosca le proprie povertà e che si spenda per l’altro. “Rendi il nostro cuore simile al Tuo!” “Rendi il nostro cuore simile al tuo!” E’ la supplica del Papa a conclusione del Messaggio per la Quaresima, così da avere “un cuore forte e misericordioso, vigile e generoso, che non si lascia chiudere in se stesso e non cade nella vertigine della globalizzazione dell’indifferenza”. Durante il tempo della quaresima oltre la via crucis vissuta ogni venerdì per le varie zone della nostra parrocchia avremo anche l’occasione dei centri di ascolto quaresimali vissute nelle case. Confido che per una volta abbandoneremo i nostri mille impegni per dedicarci un po’ più a Dio. Come ogni anno, aiutato dalle parole del S. Padre, offro a voi tutti questo piccolo spunto di riflessione perché nel cuore di ciascuno di noi si avverta la responsabilità dell’essere, dell’avere e del testimoniare. Essere figli di Dio redenti dal suo Figlio Gesù; avere in noi il desiderio di cambiare e la gioia del testimoniare il più possibili e non l’utopico. Buon cammino a tutti soprattutto a te che non ci hai proprio pensato….