Commento alla celebrazione del Mercoledì delle Ceneri – Anno B

18 Febbraio 2015

L’esercizio della penitenza quaresimale ci ottenga il perdono dei peccati
e una vita rinnovata a immagine del Signore risorto

INTRODUZIONE
G – Con l’austero rito delle Ceneri, accogliamo oggi la Quaresima, cammino della Chiesa verso la Pasqua. Inizia il tempo favorevole per la nostra conversione, quella vera, che coinvolge il cuore nel profondo e si traduce in un ritorno a Dio fatto di decisioni concrete. Guardando al fonte battesimale, luogo di grazia dove Dio ci ha abitato e dove ha avuto inizio il cammino della nostra fede, celebriamo questa Eucaristia simbolo della nostra volontà di intraprendere il cammino quaresimale verso la notte della risurrezione, notte che ci vedrà pienamente rinnovati in Cristo morto e risorto. Ricordiamo l’importanza del silenzio, l’educazione di spegnere i cellulari, il desiderio di partecipare alla liturgia occupando tutti i posti disponibili pregando e non parlando.

IMPOSIZIONE DELLE CENERI
Terminata l’omelia, viene introdotto il rito dell’imposizione delle ceneri:
G – Le ceneri ricavate dai rami di ulivo benedetti lo scorso anno che voi tutti avete portato e che stiamo per ricevere sul nostro capo non sono un gesto formale ma un impegno che vogliamo assumerci! Sono occasione per riscoprire il peccato che esiste nella nostra storia personale e in quella della Comunità e, quindi, occasione per riconoscere la presenza di Dio in noi e confessare questa rottura con Lui davanti alla Chiesa. Il Signore buono e misericordioso renda fecondi i nostri propositi di rinnovamento.

PRESENTAZIONE DEI DONI
G – Con il pane, il vivo e le offerte frutto del digiuno di quest’oggi che raccogliamo nei cestini portiamo all’altare i nostri propositi di conversione, promessa d’Amore per vivere intensamente, in modo personale e comunitario, il cammino della Quaresima.

RINGRAZIAMENTO ALLA COMUNIONE
G – Un po’ di cenere sul mio capo: è il segno della mia umiltà. Conosco il peccato che abita il mio cuore e il mio corpo, conosco le catene che mi impediscono di crescere. Oggi, mio Dio, tu mi prendi per mano e mi inviti a uscire dal grigiore. Un po’ di cenere sul mio capo: è il segno della mia umanità. Conosco la mia mancanza di coraggio e le paure nascoste nel profondo. Conosco la mia inadeguatezza che rende opachi i giorni. Oggi, mio Dio, tu mi prendi per mano e mi regali una fiducia nuova. Un po’ di cenere sul mio capo: è il segno della mia decisione. Lotterò per vincere le tenebre che sono in me, abbandonerò le cattive abitudini e ti seguirò sulla strada del Vangelo. Sì, mio Dio, voglio seguire le tue orme e camminare fino alla luce della Pasqua!

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