Commento alla III domenica del Tempo Ordinario – Anno B

62ª Giornata dei malati di Lebbra
25 Gennaio 2015

Fa’ che sentiamo l’urgenza di convertirci a te
e di aderire con tutta l’anima al Vangelo

INTRODUZIONE
G – Celebriamo oggi la III Domenica del Tempo Ordinario. L’inizio del ministero di Gesù, raccontato dall’evangelista Marco, ci pone di fronte alla bella notizia dell’intervento divino nella nostra storia, ma ci interpella anche chiedendo un serio cambiamento e una fiduciosa disponibilità. Disponiamoci a celebrare la divina Eucaristia per fare esperienza di Colui che è la sola risposta ad ogni anelito dell’uomo, accogliendo la Sua Parola ed il Suo Pane e divenendo segno della Sua presenza nel mondo. Ricordiamo l’importanza del silenzio, l’educazione di spegnere i cellulari, il desiderio di partecipare alla liturgia occupando tutti i posti disponibili pregando e non parlando.

PRESENTAZIONE DEI DONI
G – Con il pane, il vino e la nostra carità, esprimiamo a Dio la nostra gratitudine per il rinnovamento del mondo e la nostra continua adesione al suo disegno di salvezza.

RINGRAZIAMENTO ALLA COMUNIONE
G – Ora è giunto il momento, non c’è più tempo per attendere: tu dai inizio ad un mondo nuovo e ognuno deve prendere posizione, accoglierti, cambiare vita oppure rifiutarti ed ignorare la tua offerta di grazia. È la terribile responsabilità che ognuno di noi si assume, Gesù: in fondo tu non obblighi nessuno, ma fai appello alla sua libertà. Quel giorno tu sei passato per il lago di Tiberiade ed hai chiesto a quei pescatori, intenti nel loro lavoro, di mollare tutto e di seguirti. Quel giorno non potevano sapere quanto la loro vita sarebbe stata trasformata, a cosa sarebbero andati incontro, per quali strade li avresti condotti. Tu ti saresti servito di loro per raggiungere gli uomini nel bel mezzo delle loro angustie, delle loro fatiche, dei loro smarrimenti e strapparli al disorientamento, al potere del male, a tutto ciò che mortifica l’esistenza. Ancor oggi, Gesù, tu passi per le nostre case e le nostre strade, per i diversi ambienti di lavoro, e ci chiedi di fidarci di te, di prendere sul serio la tua proposta, di sporcarci le mani per un mondo nuovo.

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