4 Gennaio 2015
«Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto: grazia su grazia»
INTRODUZIONE
G – Celebriamo la seconda Domenica dopo Natale. La Liturgia odierna ci fa entrare nella profondità del mistero della Sapienza divina. Questa Sapienza è la stessa Parola fatta carne, che nel tempo di Natale, che stiamo vivendo, ci è stata più volte annunciata. E’ mediante Gesù Cristo, Parola incarnata, che Dio ci ha predestinati a essere suoi figli adottivi. Apriamoci a questo mistero di grazia, perché esso inondi la nostra vita e la trasformi dal di dentro. Ricordiamo l’importanza del silenzio, l’educazione di spegnere i cellulari, il desiderio di partecipare alla liturgia occupando tutti i posti disponibili pregando e non parlando.
PRESENTAZIONE DEI DONI
G – Il pane, il vino, il cesto di solidarietà e le offerte che raccogliamo nei cestini. Le portiamo all’altare perché siano il segno della nostra gratitudine al Padre per la fede ricevuta e del nostro impegno ad essere sempre più attenti ad accogliere la presenza del Verbo di Dio nella nostra vita, preferendo la Luce alle tenebre.
RINGRAZIAMENTO
G – C’è una possibilità, Gesù, che tu offri a tutti gli uomini: diventare figli di Dio, ricevere la tua stessa vita. C’è un dono, una grazia, che raggiunge proprio tutti: accoglierla significa lasciarsi trasformare, veder trasfigurata la propria esistenza. Certo, non veniamo sottratti alle fatiche e ai fallimenti, alle sofferenze e ai contrasti che affliggono tutti i mortali. Ma in ogni frangente sappiamo di non essere abbandonati alle nostre risorse, alle nostre capacità, alle nostre energie. Siamo certi di poter contare in ogni momento su di te e sul Padre tuo che continua ad amarci anche quando commettiamo stupidaggini e sbagli e ci mostriamo infedeli e ingrati. Certo, non possediamo la verità, né teniamo in tasca una bacchetta magica che ci assicura il successo e ci esonera dal cercare ciò che è buono e giusto in mezzo a tante proposte dall’apparenza seducente. Ma tu non ci lasci mancare la bussola sicura e la luce che non viene mai meno anche nelle notti più oscure.