Un nuovo anno liturgico si apre con l’Avvento, che è un tempo di attesa, di speranza, di vigilanza e di preghiera, che apre il nostro cuore al bisogno di Dio e ci invita alla vigilanza operosa verso chi, meno fortunato di noi eleva il suo grido di aiuto. Anche noi come comunità parrocchiale vogliamo predisporre i nostri cuori per aprire la porta al Signore che viene.
“APRI SONO IO…” questa è la frase che troviamo su una porta posta all’entrata del prefabbricato per ricordarci che, in questo tempo forte, il Signore ci invita ad attenderlo, spalancando le porte del nostro cuore e disporre l’attenzione all’ALTRO.
Aprendo quella porta non troveremo Gesù in persona, ma lo identificheremo nell’immigrato da accogliere, nel povero da sfamare, nell’anziano da visitare, nell’ammalato da accudire.
Ecco perché coinvolgendo i fanciulli e i ragazzi della catechesi porteremo all’altare nella 1a settimana d’Avvento una foto di immigrati ed una coperta per sottolineare l’APERTURA ALL’ALTRO;
- nella 2a settimana una foto di poveri e del pane per sottolineare l’ATTENZIONE ALL’ALTRO;
- nella 3a settimana una foto di anziani ed un dono per sottolineare la GIOIA ALL’ALTRO;
- nella 4a settimana una foto di ammalati e l’olio degli infermi per sottolineare l’AMORE ALL’ALTRO quando ce ne prendiamo cura.
Solo se saremo sensibili e il nostro cuore riconoscerà nell’altro il volto di Cristo, potremo elevare la nostra lode a Dio e attendere il suo ritorno dove Egli ci ricompenserà dicendo:
Scarica Eco del Rovo Luglio Settembre 2014“Venite a me benedetti del Padre mio, perché avevo fame e mi avete dato da mangiare, ero forestiero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, …”