Giovedì 1° Gennaio 2015
«Non sei più schiavo, ma figlio e, se figlio, sei anche erede per grazia di Dio»
INTRODUZIONE
G. – All’inizio del nuovo anno civile, la Liturgia ci dà la gioia di celebrare, nell’ottava di Natale, la solennità di Maria, Madre di Dio. Maria “compone i pezzi” del mosaico dell’Incarnazione per ricondurli all’unità del progetto di Dio. Anche per Maria non tutto è scontato. Ella accetta le oscurità in un itinerario di approfondimento fino a divenire Colei che “ascolta la Parola di Dio”. È nell’ascolto che l’Eucaristia prende corpo e vita in noi, che Cristo potrà operare nel nuovo anno una pace duratura. Oggi celebriamo, inoltre, la 48ª Giornata Mondiale per la pace: supplichiamo il nostro Dio perché gli organismi internazionali diventino uno strumento efficace per la comprensione tra i popoli e per una maggiore giustizia. Animati dai tanti sentimenti che ci accomunano nel celebrare questa Eucaristia, accogliamo come Maria il Messia, re di giustizia e di pace e preghiamolo perché in questo nuovo anno diveniamo tutti strumenti e operatori di pace. . Ricordiamo l’importanza del silenzio, l’educazione di spegnere i cellulari, il desiderio di partecipare alla liturgia occupando tutti i posti disponibili pregando e non parlando.
PRESENTAZIONE DEI DONI
G – Con il pane, il vino, il cesto di solidarietà e le offerte che raccogliamo nei cetini simboli delle nostre attività quotidiane, mettiamo con fiducia nelle mani del Padre i frutti del nuovo anno, perché siano perché siano da lui purificati ed accolti.
RINGRAZIAMENTO
G – In questo nuovo anno che ci sta davanti tu non ci abbandonerai, o Dio, ai nostri smarrimenti e alle nostre stanchezze, ma continuerai ad offrirci, come hai fatto con i pastori, una parola che rischiara la notte e segni che rallegrano il cuore. È vero: senza la tua parola noi rischiamo di cedere alle lusinghe del momento e di imboccare strade che non portano alla felicità. Donaci, dunque, ogni giorno la tua luce, come lampada che rischiara i nostri passi ed orienta le nostre scelte. Ma non lasciarci mancare anche i segni della tua presenza, piccoli e grandi eventi che rivelano l’azione del tuo Spirito in mezzo a noi, uomini e donne che, con i loro gesti, ci invitano a sperare nel mondo nuovo che Gesù, il tuo Figlio, ha inaugurato. In questo nuovo anno che ci sta davanti noi risponderemo ai tuoi doni come ha fatto Maria. Non permetteremo che la tua parola e i tuoi segni si perdano nello scorrere dei giorni, si smarriscano tra le altre parole, si confondano con altri segni. Li custodiremo, dunque, nel nostro cuore e li richiameremo alla nostra speranza.