Domenica 28 Dicembre 2014
Gli esempi della santa Famiglia
INTRODUZIONE
G – Celebriamo la festa della Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe. La Liturgia del tempo di Natale ci invita a contemplare e celebrare il farsi uomo di Gesù nel tempo. Oggi ci raduniamo come famiglia di Dio, convocata e resa tale dalla fede, dall’ascolto del Signore che ci parla e ci incontra nei segni sacramentali. Gesù è maturato come uomo nei trent’anni vissuti a Nazareth con la sua famiglia, ma è da sempre stato il Figlio. Meditiamo allora nella famiglia di Gesù il mistero di diventare figli attraverso l’accoglienza del dono della fede. L’Eucaristia che ci apprestiamo a celebrare ci insegni a vivere la nostra quotidianità come la Santa Famiglia di Nazareth. Ricordiamo l’importanza del silenzio, l’educazione di spegnere i cellulari, il desiderio di partecipare alla liturgia occupando tutti i posti disponibili pregando e non parlando.
PRESENTAZIONE DEI DONI
G – Insieme con il pane e il vino, il cesto di solidarietà e le offerte raccolte nei cestini presentiamo al Signore tutte le famiglie del mondo ed, in particolare, quelle che vivono in situazioni difficili, ferite da divisioni, problemi economici e di lavoro, perché siano santificati dall’Amore di Dio.
RINGRAZIAMENTO
G – Quei due anziani, Simeone ed Anna, sono il simbolo del tuo popolo, Gesù, che nel tempio, la casa del Padre tuo, ti riconoscono come l’Atteso, l’Inviato di Dio, il suo Messia. Nei loro gesti, nelle loro parole si esprime la stessa fiducia di Abramo che non ha dubitato mai delle promesse ricevute. E la loro gioia fa eco alla gioia di tutti coloro che nei secoli costituiscono il popolo dei credenti. È vero: vi sono uomini e donne che vogliono ignorare la tua offerta di amore e vivono come se tu non fossi l’unico che può strapparci al potere del peccato e del male. Ma in ogni tempo non sono mancati anche uomini e donne che hanno accolto la tua offerta di salvezza e si sono lasciati trasformare dalla tua bontà e dalla tua misericordia. Così sono entrati in un disegno che li supera da ogni parte e hanno vissuto l’avventura di chi si lascia guidare dallo Spirito. Assieme a loro anche noi cantiamo la nostra gratitudine e facciamo fiorire sulle nostre labbra il canto di una lode senza fine. Sì, benedetto sei tu, venuto a legarti con l’umanità in un’alleanza eterna.