Commento alla XXVI Domenica del Tempo Ordinario – Anno A

Domenica 28 Settembre 2014

“Un uomo aveva due figli. Si rivolse al primo e disse:
Figlio, oggi va’a lavorare nella vigna …”


INTRODUZIONE

G – Celebriamo oggi la XXVI domenica del tempo ordinario. In un dialogo serrato con le autorità religiose del tempio di Gerusalemme Gesù propone una parabola, per far si che scoprano di essere fuori strada e comprendano la via giusta, cambiando l’atteggiamento di rifiuto. “Retta è la via del Signore”, proclamava Ezechiele agli esuli contestatori, insegnando loro che la sincera conversione supera il peccato e produce la vita: perciò, riconoscendoci peccatori e bisognosi di salvezza, invochiamo la misericordia di Dio che insegni i suoi sentieri. Come sempre ricordiamo l’educazione di spegnere i cellulari, di occupare tutti i posti disponibili senza fermarsi e accalcarsi all’ingresso e l’importanza di partecipare alla preghiera senza parlare o creare distrazioni varie.

PRESENTAZIONE DEI DONI
G – Con il pane, il vino, il cesto di solidarietà e le offerte raccolte nei cestini offriamo al Signore la nostra capacità di passare da un no detto con superficialità ed egoismo a un si di amore e fiducia.

RINGRAZIAMENTO
G – Oggi, Signore Gesù,la tua parola è un autentico schiaffo che ci raggiunge in pieno volto e ci costringe a fare i conti con le nostre ipocrisie, con le nostre pretese. Tu metti a nudo ciò che accade nella nostra esistenza e non ti accontenti dei nostri proclami, delle nostre dichiarazioni, ma vai al sodo, giudichi con criterio estremamente semplice: abbiamo o non abbiamo realizzato la volontà del Padre tuo, i suoi comandamenti? Oppure al di là del nostro entusiasmo, del nostro plauso, della nostra simpatia, della nostra stima per te, non abbiamo agito secondo la tua parola? Perché, se così fosse, dobbiamo sapere che ci attende un giudizio netto e senza sfumature. Non possiamo pretendere affatto che tu ci assegni posti di riguardo nel mondo nuovo che stai preparando. Anzi, quelli che consideriamo come i più lontani da Dio ci passano avanti perché si lasciano provocare e cambiare dal tuo insegnamento, mentre noi gli rimaniamo ostinatamente chiusi.

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