Commento alla XIV Domenica del Tempo Ordinario – anno A

XIV Domenica del Tempo Ordinario – A
Domenica 6 Luglio 2014

“Venite a me voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro”

INTRODUZIONE
G – Celebriamo oggi la XIV domenica del tempo ordinario. La liturgia di questa domenica annuncia che il Signore, Messia umile e rifiutato, sceglie i piccoli per manifestare la sua gloria. Il Signore Gesù, in virtù della sua intima comunione con il Padre, è davvero colui che può rivelare al mondo la vita di Dio e la rivelazione da lui portata è la sua vita e la sua stessa persona. Siamo invitati a riconoscere il Signore che si manifesta in modo particolare là dove l’uomo lotta, soffre e spera. L’Eucarestia si fa evento di salvezza per noi e per tutti, bisognosi di luce, di grazia e di pace. Come sempre ricordiamo di spegnere i cellulari e di dare spazio alla preghiera comunitaria senza parlare durante il rito.

PRESENTAZIONE DEI DONI
G – Assieme al pane, al vino, al cesto di solidarietà e le offerte raccolte nei cestini portiamo all’altare i nostri cuori, questo tempo di vacanza e le difficoltà soprattutto di chi è più solo e indifeso.

RINGRAZIAMENTO
G – E’ ai poveri che ti rivolgi e sei sicuro che ti capiscono,Gesù, perché il Padre dona loro il cuore e la mente che li rende capaci di entrare nel mistero, perché sono così limpidi e privi di complicazioni da poter entrare nei luminosi progetti di Dio. E’ agli oppressi e a tutti coloro che camminano curvi e stanchi perché non c’è la fanno più che tu offri la possibilità di trovare in te risorto, di gettare in te i loro carichi pesanti e di proseguire leggeri, con facilità sconosciuta. Sì, perché agli uni e agli altri tu proponi un giogo dolce che è quello dell’amore, un fardello che si porta volentieri quando ci si sente accolti, perdonati e trasformati da una tenerezza che non ha misura. Sia veramente benedetto Dio, il Padre della misericordia, perché nel suo progetto di salvezza i primi destinatari non sono i grandi della terra o i dotti, ma i piccoli, coloro che soffrono, quelli che contano solo su di lui.

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