Amata Comunità,
mentre pensavo su cosa poter condividere con voi tutti in questo mese di maggio mi è venuto alla mente l’apostolo Paolo e, quindi, l’impensabile agire di Dio.
Paolo perseguitando la comunità cristiana, perseguitava anzitutto il Cristo! Perseguitare una comunità religiosa è sempre un atto ignobile e indegno per ogni uomo e nella domanda di Gesù – “Perché mi perseguiti?” – Paolo ha scoperto la novità dell’azione del Dio dei suoi padri. E la novità è questa: il Dio di Abramo, di Isacco, di Giacobbe ha liberato l’uomo dal potere della morte e gli ha donato la vita nuova. Alla prima creazione, Dio ha dato un seguito con la seconda, quella “impensabile” per la mente umana perché frutto dell’amore incondizionato di Dio.
Il Crocifisso-Risorto è presente permanentemente nella storia per mezzo del suo Corpo, che è la Chiesa, comunità dei battezzati. Questo è l’amore incondizionato di Dio che Paolo aveva scoperto. Mentre l’adesione ad una fede religiosa è sempre condizionata dalle scelte del discepolo, nella resurrezione di Cristo, Dio ha deciso di precedere la risposta dell’uomo: Lui lo ama, lo cerca, come il pastore cerca le sue pecore e le conosce una per una.
Quindi ama te, cerca te, conosce te, non in astratto ma in concreto, nella tua esistenza reale e storica! Carissimi amici noi torniamo a comportarci come Paolo che perseguitava Gesù tutte le volte che condizioniamo l’amore verso Dio e verso gli altri: “ti amo se”.
Quante volte ho ascoltato alcuni che si lamentavano di Dio perché non li aveva ascoltati nei loro desideri; o volevano a tutti i costi verificare l’amore dell’altro. Mai però rischiare! La nuova creazione ha abolito il “rischio zero”, il più grande dogma della cultura contemporanea.
Un matrimonio a rischio zero, un figlio a rischio zero, un con- traccettivo a rischio zero, un’impresa a rischio zero…, tutto deve essere garantito.
Quando Paolo iniziò a riflettere sulla domanda di Gesù: “perché mi perseguiti?”, aveva capito che la storia era cambiata. Dietro ad ogni evento umano si nasconde il mistero dell’amore che non può essere più calcolabile, programmato, quantifi- cato. Dentro ogni avvenimento c’è il mistero della presenza di Dio, del Risorto che vive nella storia e la illumina e la sostiene con la forza della Sua Parola.
Torniamo, quindi, alla Parola di Dio! Sia questo mese dedicato a Maria Santissima a darci la possibilità di non perseguitare più Dio con le nostre incongruenze ma di viverlo accettando autenticamente la sua novità. Diveniamo, quindi, Artisti della Fede impegnando mani, testa e cuore, realizzando grandi opere e non omologati di felicità che svaniscono alle prime difficoltà. Riscopriamo la vera forza della pre- ghiera del cuore cancellando definitivamente le vecchie e stance nenie. Cerchiamo, partendo da questa occasione, di fare dell’Eucaristia il cibo della nostra agape serale sentendo soprattutto la nostalgia della fede vera.
Buon cammino a tutti,
don Francesco!